martedì 11 aprile 2017

IL MARE, LA PASSIONE DI UNA VITA

Il mare per la città di Sanremo è da sempre fonte principale di guadagno e turismo. Da generazioni gli abitanti della città costruiscono la propria economia sfruttando le risorse che il territorio offre. Strettamente legata al mare è la pratica della pesca, antichissimo mestiere da molti sottovalutato e dimenticato. Per questo l’Ufficio Stampa del Liceo Cassini ha deciso di ascoltare la storia di Salvatore Portera, pescatore, marinaio e armatore da tutta la vita, oggi in pensione, ma ancora legato alla sua passione più grande: il mare. Messi da parte i libri per aiutare il padre sulla barca di famiglia, Salvatore si ritrova, a soli undici anni, catapultato in una realtà dura e spesso pericolosa: quella del pescatore. Nonostante oggi sia un lavoro sicuro e ben retribuito, fino a non molti anni fa chi lavorava in mare doveva ogni giorno combattere contro la paura e il pericolo, tipici di quella vita pesante, incerta e dai ritmi troppo veloci. Un attimo solo, un minimo errore poteva avere gravi conseguenze, se non fatali, come prova uno dei racconti del nostro intervistato. Nei mesi estivi si era soliti praticare la pesca del pesce spada, più produttiva della classica pesca a strascico. In un giorno di luglio, per l’eccessivo imbarcamento di acqua durante una tempesta e il conseguente penetramento nel motore, la barca iniziò ad affondare dal lato della poppa. Complici la situazione tragica e la paura, che stava prendendo possesso di tutti gli uomini a bordo, l'unica speranza, per così dire, era quella di ritrovare i possibili corpi, ormai senza vita, dell’equipaggio, legando a Salvatore il galleggiante che lo avrebbe mantenuto a galla, anche se non più vivo. Dopo numerose manovre tuttavia, riuscirono a scampare il pericolo. Malgrado ciò, il signor Portera ci racconta che lui non ha mai temuto nulla, forse per incoscienza o per coraggio. “La paura non mi ha mai fatto paura” aggiunge, sicuro e deciso. È stato l'amore per il suo lavoro che gli ha permesso di andare avanti, nonostante le difficoltà e i sacrifici. “Non era mai a casa, usciva alle 2 di mattina e tornava all’ora di cena” racconta la moglie Giusy, che lo ha sempre sostenuto. Una vita di rinunce, soprattutto familiari, ma alimentata da una passione così grande che ha permesso a Salvatore di non avere mai nessun dubbio e ripensamento che lo portassero ad abbandonare tutto; una storia di un legame fortissimo con il mare, che porta chi ascolta i racconti di ogni marinaio a credere che non sia passato un solo giorno dall’ultima avventura.
MARIA CHIARA DONZELLA, CAROLA ROLFO
UFFICIO STAMPA LICEO CASSINI - SANREMO












giovedì 6 aprile 2017

UNITRE 31/03/17

STORIA DELL'ARTE: modelli di grafica liberty nella riviera ligure 
Venerdì 31 marzo alle ore 16:00 si è tenuta una lezione di storia dell’arte presso la sede dell’ Unitre di Sanremo. Il prof. Lecci, insegnante di storia dell’arte contemporanea e moderna all’ Università di Genova, si è soffermato soprattutto sulla storia della famiglia Novaro e della loro rivista “Riviera ligure”. Mario Novaro è stato poeta e imprenditore italiano tra la fine dell’ ‘800 e gli inizi del ‘900. E’ nato a Diano Marina ma ha intrapreso gli studi di filosofia in un’ università di Parigi. Durante la sua vita ha viaggiato in grandi città come Vienna e Berlino, dove è venuto a contatto con numerosi personaggi illustri tra cui Giovanni Pascoli, che gli scrisse: “E ho provato una lieta sorpresa per quell’unione di studi liberali e di felici commerci che lei mi ha rivelata. Così va fatto!”. Il padre di Mario, Agostino, era capo della ditta “Olio Sasso” per promuovere il suo olio offriva in omaggio ai suoi clienti una breve rivista sulle proprietà dell’ olio di oliva e sui paesaggi della Liguria, che poi ha preso il nome di ”Riviera ligure”. La copertina è variata molto negli anni; inizialmente aveva una testata realista con un’immagine del golfo di Oneglia. Successivamente la copertina è diventata più colorata e sono cambiati la grafica e i caratteri, in una versione più moderna, secondo il gusto europeo. La rivista si è poi avvicinata ad uno stile più geometrico ma scarno, allora Mario affidò il cambiamento della testata a Giorgio Kienerk, artista fiorentino conosciuto in tutta Europa. I colori mutarono dal blu al verde oliva secondo il colore del prodotto da vendere e su ispirazione di altre riviste. Riviera ligure acquisì dunque uno stile liberty basato su tecniche precise. La testata richiamava quella di altri giornali come il Tropon e le illustrazioni divennero parte del testo. Dal 1902, infatti, nella rivista comparvero intere pagine di immagini e disegni. Kienerk per le versioni successive della rivista si ispirò a Khnopff, altro artista di stampo liberty. Il prof. Lecci ha concluso l’ incontro mostrando una serie di immagini inerenti alla rivista "Riviera Ligure."

UFFICIO STAMPA LICEO G.D. CASSINI SANREMO




venerdì 24 febbraio 2017

SPIRAGLIO DI GIORNALISMO ALL'ARISTON DURANTE IL FESTIVAL DI SANREMO

SPIRAGLIO DI GIORNALISMO ALL'ARISTON DURANTE IL FESTIVAL DI SANREMO
Quattro studenti del liceo Cassini di Sanremo hanno avuto l’opportunità di partecipare, in un certo senso, a quest’evento ormai da tempo diventato internazionale. Infatti, hanno vissuto la musica, il giornalismo, con cui si stanno già destreggiando, e il lavoro dello staff della Rai nella Sala Stampa dell’Ariston.

Articolo e video su rivieratime.news

giovedì 23 febbraio 2017

UNITRE: JAZZ E FUTURISMO

Lunedì 20 febbraio, alle ore 16.00, presso la Sala degli Specchi del palazzo Bellevue, si è tenuto un nuovo incontro dell'Unitre, a cura di Freddy Colt, noto musicista, scrittore e direttore artistico sanremese. Il tema della giornata è stato quello della storia del jazz e del futurismo, dalle origini ai giorni nostri. Entrambe le correnti artistiche nascono dalle esigenze di innovazione nella società dei primi anni del secolo scorso. Durante l'appuntamento sono stati nominati alcuni dei Manifesti più importanti del movimento futurista,tra cui ricordiamo quello di Filippo Marinetti, pubblicato sulla prima pagina del quotidiano “Le Figaro”, quello di Francesco Pratella, dal carattere forte e aggressivo ed infine “L'arte dei rumori” di Luigi Russolo, che ha proposto un nuovo strumento con lo scopo di rivalutare il ruolo del rumore nella musica. Nel corso dell'incontro sono stati citati alcuni passi tratti da libro: “Il jazz dalle origini a oggi” nel quale viene difeso questo genere. Sono state, inoltre, proposte alcune delle canzoni del cantautore Rodolfo De Angelis e di Natalino Otto, soprannominato “il re del Ritmo”. Si è parlato anche del poeta Vittorio Tommasini, in arte “Farfa”, celebre per la sua amicizia con Marinetti, sepolto nel cimitero monumentale di Sanremo, di cui sono state lette alcune poesie. Protagonista della parte conclusiva è stato Paolo Conte, ricordato per aver dato un seguito al futurismo nella seconda metà del 1900. Da quest'ultimo è stato tratto il nome del festival della canzone jazzata “Zazzarazzaz” che si svolge ogni anno nella città di Sanremo dal 1997, di cui proprio Freddy Colt occupa il ruolo di direttore artistico.

Ufficio Stampa Liceo G. D. Cassini Sanremo
Noemi Carella,Luca La Cola








photo credit: Daniele Rabaglio 

giovedì 16 febbraio 2017

LA LOTTA DI UNA VITA

"Ciò che è facile spesso non è ciò che è giusto": questo il messaggio che il Comandante Alfa ha cercato di trasmettere ai giovani durante l' incontro d'apertura del Festival della Legalità, tenutosi al Casinò  lunedì 13 Febbraio.
È stata la dott.ssa Taruffi a presentare il fondatore del G.I.S., Gruppo Intervento Speciale. La storia della sua battaglia contro l'illegalità ha avuto inizio nel sud Italia, in una terra dove il bene ed il male sono separati da una linea sottile. Appena sedicenne decise, quindi, di dedicare la sua vita alla giustizia per entrare nelle forze dell'ordine a Roma. Qui iniziò una carriera piena di rinunce, che lo avrebbe anche portato in zone di guerra come l'Afghanistan e l'Iraq.
Ma, nonostante le difficoltà, il Comandante ha sempre continuato a combattere le ingiustizie.
Oggi, dopo 47 anni di servizio, la sua missione è rivolta ai giovani: infatti supervisiona l'addestramento delle nuove reclute e spiega ai ragazzi di tutta Italia cosa significa vivere per proteggere gli altri. E con la scrittura di due libri è riuscito a raggiungere anche coloro che non può incontrare fisicamente: il primo libro "Cuore di rondine" è un sentito inno alla libertà, il secondo libro è, invece, ancora in fase di stesura.
Il discorso è stato ulteriormente sottolineato da vari interventi musicali di Amedeo Grisi, tra i quali una canzone composta per l'occasione, che ha commosso tutti i presenti con la profondità dei messaggi trasmessi.
Il Comandante ha poi risposto con sincerità ad ogni domanda che gli è stata rivolta, ribadendo con forza quegli ideali a cui è restato fedele durante tutta la sua vita.
Ma il concetto che rimane impresso, specialmente ai giovani, è sempre lo stesso e alla fine il più importante: la libertà, intesa come possibilità di vivere senza il bisogno di nascondersi, non si può ottenere senza intraprendere la strada dei sacrifici.

Ufficio Stampa del Liceo G.D. Cassini Sanremo
Anna Mastrantuono, Cecilia Massa,
Valerio Franceschi, Lisa Carbonetto




IL FESTIVAL VISSUTO DA GIOVANI GIORNALISTI NELLA SALA STAMPA

Sanremo per una settimana all'anno, tra critiche e gossip, è in prima pagina su tutti i giornali; ma che cosa si nasconde dietro ogni articolo?
Alcuni studenti dell'Ufficio stampa del liceo Cassini di Sanremo hanno avuto la possibilità di partecipare alle Sala Stampa dell'Ariston durante il 67º Festival della canzone italiana. I ragazzi hanno visto con i propri occhi il funzionamento di una Sala Stampa, nonché il lavoro di giornalisti e fotografi  provenienti da tutta Italia e non solo. Hanno notato che, nell’ambito di un Sala Stampa, in particolare in quella del Festival, i giornalisti, giovani e veterani, si sentono dei veri e propri protagonisti: infatti, sembrava gareggiassero  tra loro a chi proponesse il maggior numero di domande , sia pertinenti, sia provocatorie. Gli studenti alle  prime armi, invece,  si sono messi in gioco, confrontandosi con i professionisti, e sono riusciti ad ottenere anche qualche intervista. Hanno scoperto così quanto sia importante l'essere sempre attenti e pronti in un mondo, quello del giornalismo, in cui l' esclusiva e il dare la notizia prima di altri fa la differenza. Ai ragazzi si sono presentate non poche difficoltà data la loro loro giovane età e la poca esperienza: spesso, infatti,  sono stati letteralmente schiacciati dai professionisti oppure sono stati sottovalutati. Nonostante ciò, non si sono persi d'animo e, orgogliosi di poter rappresentare l'intero Liceo, determinati a tenerne alto il nome e raggiungere i loro obiettivi, hanno speso tutte le loro energie per poter strappare qualche intervista. I risultati sono stati a dir poco soddisfacenti, considerando che sono all'inizio di una possibile carriera:  Marianne Mirage, Maldestro, Ermal Meta e infine il sindaco Alberto Biancheri si sono confessati alle loro telecamere! Ecco quindi che cosa il sindaco ha raccontato e spiegato loro.
Cosa rappresenta per Lei il Festival e in che modo pensa possa portare altri benefici, oltre al turismo?
Sicuramente il festival come sappiamo è una vetrina importantissima a livello nazionale. Oltre le 20'000 presenze, abbiamo la possibilità di promuovere il nostro territorio tramite la televisione: questo ha una valenza secondo me incalcolabile, parlare della pista ciclo-pedonale, parlare dei nostri fiori, parlare del nostro territorio: è questo il valore aggiunto ed è la cosa più importante.
Quanto giova il Festival sul commercio dei fiori?
Noi puntiamo molto sulla promozione del fiore a Sanremo, che è conosciuta molto anche per questo. Dietro c’è un messaggio ancora più forte, ovvero che è una risorsa e un’eccellenza del nostro territorio, è la forza della nostra terra. Promuovere il fiore vuol dire anche dare più futuro e più possibilità di lavoro a tutti. Nel nostro territorio abbiamo un Istituto di Agraria, dove ci sono ragazzi che si diplomeranno futuri agronomi, che vogliono approcciarsi a questo mestiere, non solo legato al fiore ma a tutta l’enogastronomia e al turismo paesaggistico. C’è tutto un mondo dietro questa promozione su cui vogliamo portare attenzione perché possibile fonte di lavoro per i nostri ragazzi.
Quali sono i rapporti della città con la Rai?
Buoni. In questi tre anni ho instaurato un ottimo rapporto non solo con Carlo Conti, ma anche con tutta la dirigenza Rai. Abbiamo molto rispetto del lavoro che si fa. Il numero degli ascolti sono un segno importante per la Rai e soprattutto per noi perché il Festival è bello, ma senza Sanremo mancherebbe una parte importante. Il brand di Sanremo si sta rafforzando e questo ci fa molto piacere.

Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini Sanremo
Sara Brusco, Maria Chiara Donzella, Stefania Ilie








giovedì 9 febbraio 2017

CHE COSA SIGNIFICA FESTIVAL PER I SANREMESI?

Sanremo, città di canzoni, fiori e musica, è per una settimana all’anno sulla bocca degli italiani e non solo; ma se per tutti Sanremo vuol dire Festival, che cosa significa Festival per i sanremesi? Se per coloro che trovano benificio dal turismo,  è fonte di lavoro e guadagno, chi non è coinvolto direttamente viene travolto, suo malgrado, dalla metamorfosi radicale della città: dalle cose più banali come traffico e mancanza di parcheggi, fino ad un eccesso di superbia di chi è in possesso del famigerato pass per entrare al blindatissimo Teatro Ariston. È proprio questo che infastidisce maggiormente i sanremesi: perdere il controllo sulla propria città. Durante questa settimana le vie principali si affollano di gruppi di fans scatenati, che a differenza di quello che si potrebbe credere sono costituiti non solo da ragazzini ma anche da adulti e pensionati. Lla caccia ai personaggi famosi, a cui strappare un autografo o meglio un selfie, è ufficialmente aperta. Negli ultimi due anni inoltre , a seguito degli attacchi terroristici, sono aumentati controlli e divieti,  condizione che la cittadinanza fatica a comprendere e che si pone in contrasto con la relativa intimità e tranquillità solite a Sanremo. La routine quotidiana viene spezzata e i discorsi di chiunque ruotano attorno al Festival: ognuno si improvvisa giudice, critico di musica ed esperto d’alta moda. Alla fine anche chi tanto disprezza  il caos creatosi, contribuisce ad alimentare la nube di pettegolezzi e commenti che avvolgono la città. Noi ragazzi non siamo certo esclusi da tutto ciò e ogni volta che usciamo di casa siamo speranzosi di incontrare il cantante per cui tifiamo.
E così anche quest’anno , con la 67ª edizione del Festival di Sanremo, la situazione si ripete. I cantanti big in gara sono numerosi e le loro canzoni molto attese;  neppure le nuove proposte sono da meno,  fonte di curiosità, soprattutto per gli adolescenti che fantasticano su una loro possibile futura carriera . A proposito di metamorfosi, questa settimana e anche la precedente , il comune si impegna a valorizzare il talento dei sanremesi più giovani, ai quali  sono offerte numerose opportunità di  esibirsi in pubblico e dispiegare le ali.
 Amato da molti, criticato da altri il  Festival è motivo di orgoglio per gli abitanti,  siccome offre visibilità e fama a una città che, nonostante i suoi pregi, rimarrebbe altrimenti bellissima ma anonima.

Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini Sanremo

Maria Chiara Donzella, Stefania Ilie